La Bce contribuisce al rally dello spread

La Bce ha confermato le attese degli economisti mantenendo invariati i tassi ed ha altresì comunicato che adeguerà gli strumenti per il controllo dell’inflazione il cui rialzo, secondo Christine Lagarde, è sì più lungo del previsto ma resta un fenomeno temporaneo, con un ritorno nel medio periodo previsto su valori attorno all’obiettivo del 2%. Tuttavia è bene ricordare che l’inflazione è schizzata, nel mese scorso, al 3,4%, mentre un anno fa era addirittura in area negativa.

Per quanto riguarda invece il programma di acquisti anti pandemico (PEEP), la Bce ha affermato che il ritmo di acquisti netti sarà “di attività moderatamente inferiore rispetto al secondo e al terzo trimestre dell’anno“. Questa notizia ha probabilmente contribuito alla pioggia di vendite, avvenuta in data odierna, che ha colpito i nostri Btp, col decennale che ha raggiunto un rendimento a scadenza lordo dell’1.03%.

Tutto questo ha ovviamente impattato sullo Spread Btp-Bund, il quale ha avuto un andamento giornaliero davvero particolare: esso è infatti subito balzato a quota 116 per toccare nel primo pomeriggio valori record del 2021 arrivando a quota 127, salvo poi cedere 10 punti verso la chiusura, per planare su valori simili a quelli di apertura.

La volatilità giornaliera è stata davvero sorprendente ed un balzo di tale portata non si vedeva – tuttavia nel segno opposto – dalla nascita del governo Draghi.

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