Nuovo rialzo dell’inflazione europea a maggio: +2%. Come impatta sui BTPi ?

L’inflazione ha registrato un incremento annuale del 2%, dopo il +1,6% del mese precedente, confermando l’indicazione preliminare.
Il rialzo del petrolio ha favorito la crescita della componente energetica che ha segnato il rialzo maggiore (+13,1% rispetto a 12 mesi fa).

I BTPi sono obbligazioni emesse dallo Stato Italiano ed indicizzate all’inflazione europea (senza tabacco) sia per la componente capitale che di interesse.

L’ultima rilevazione di maggio dell’inflazione europea senza tabacco è salita a 1.934% dal 1.552% di aprile 2021.

Sono 13 le obbligazioni BTPi quotate sul mercato di Borsa Italiana con scadenze tra settembre 2021 e maggio 2051.

Vista la crescita dell’inflazione dell’area EU di questi mesi, che segue una forte ripresa dell’economia e dei consumi, diventa interessante effettuare anche delle what-if analysis per valutarne il rendimento futuro.

Il bond IT0004735152 BTPI 15−09−26 tasso annuo 3.1% ha durata poco superiore ai 5 anni ed esprime un rendimento effettivo lordo a scadenza dello 0.769%, al prezzo di 123.07, nell’ipotesi che non ci siano future variazioni dell’inflazione.

Volendo tenere conto di una possibile crescita al 2.2% entro la fine di quest’anno e poi una salita più graduale fino al 2.8% nel 2026, data di scadenza del titolo, il rendimento del BTPi, acquistato oggi, passerebbe al 1.2% dall’attuale 0.77% con un incremento di quasi 50 bp.

E’ difficile prevedere oggi le dinamiche dell’inflazione europea da qui al 2026 visto che potrebbero venire meno il sostegno della BCE a tenere calmierati i tassi. Si può quindi pensare ad una crescita dell’inflazione nei prossimi mesi per poi assistere ad un andamento più tranquillo: variazioni di cui tenere conto nei propri investimenti.

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